IL Comune
IL TITOLO DI "CITTÁ"
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Il Comune di Canelli può fregiarsi del titolo di "Città". La lunga pratica (nel 1919 venne inoltrata una prima richiesta ed una seconda nel 1959) si concluse il 24 febbraio 1967 con la firma del decreto da parte del Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat (controfirmatario l'On Aldo Moro). |
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LO STEMMA CIVICO
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Lo stemma usato dal Comune di Canelli reca uno scudo turchino con un cane rampante in oro, sormontato da una corona marchionale (semplificata in alcuni casi in corona a cinque punte), pure in oro. Lo scudo è contornato da un fregio-cornice in stucco, nel quale inferiormente sono inseriti due fasci di canne verdi che abbracciano il fregio stesso. Allo stemma è sovrapposto il motto "Ad Praeclara". L'origine di questo stemma non è accertata, di sicuro non ha nulla a che fare con gli stemmi degli antichi signori feudali di Canelli (Asinari, Scarampi e Galleani). Il documento a stampa più antico conosciuto che riproduca il cane rampante è un manifesto comunale del 1869. Sul campanile della parrocchiale di San Tommaso svetta una banderuola seicentesca raffigurante un cane rampante con collare. |
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PALAZZO ANFOSSI SEDE DEL COMUNE DI CANELLI
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Palazzo "Anfossi" è la sede del Comune di Canelli a partire dagli inizi del '900. L'immagine a lato è tratta da una cartolina postale del 1919 e reca la scritta "il nuovo palazzo comunale". La precedente sede era situata nell'attuale piazza A. Aosta al primo piano del bel palazzo "Scarazzini". |
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Dopo la disastrosa alluvione del 1994 che aveva danneggiato gravemente anche la sede Comunale, il Palazzo è stato radicalmente restaurato. L'inaugurazione della sede restaurata è avvenuta il 2 aprile del 2000. Il restauro è opera dell'architetto canellese Gianmarco Cavagnino che ha immaginato il palazzo comunale come una "grande nave, che col suo comandante punta la prua verso confini lontani. Insomma Canelli, porto del mondo...". |
...tra le principali soluzioni architettoniche adottate si ricorda il ripristino della bussola esterna, in ferro con modanature in ghisa, la scalinata centrale in marmo di Carrara chiaro con recupero della ringhiera in stile liberty, la realizzazione del pavimento con impasto di graniglia, il cosiddetto "seminato alla veneziana", ispirato a pavimenti di case Liberty canellesi, eseguiti da artigiani liguri, alla fine del XIX secolo. Anche all'esterno non mancano i riferimenti all'ambiente ligure: la pedana in legno di abete trattato, lungo la facciata dell'edificio, il gioco d'acqua nella vasca e nel piccolo canale in mezzo al prato verde. Alle numerose reminiscenze liguri rintracciabili a Canelli si è ispirato, dichiaratamente, l'architetto Cavagnino che ha riconsegnato alla città un edificio artistico, in luogo di un'anonima sede amministrativa... (dal settimanale L'Ancora 2 aprile 2000). | |
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Al piano rialzato di Palazzo Anfossi si trovano gli uffici del Servizio Demografico; salendo lo scalone si raggiunge il corridoio del primo piano, la "Galleria dei Cavalieri del lavoro" (vi si trovano i busti o le immagini fotografiche degli otto Cavalieri del Lavoro che Canelli vanta). Da questo corridoio si accede all'ufficio del Sindaco, a quello del Segretario Generale e alla sala di ricevimento degli Assessori. Sul lato destro si trova l'accesso alla Sala del Consiglio Comunale e all'ufficio del Messo Comunale. Dal lato sinistro del corridoio si accede alla moderna struttura che ospita i vari uffici della Segreteria e, al piano sottostante, della Ragioneria. |
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La sala del Consiglio è intitolata al Vice Sindaco e Assessore Piero Invernizzi prematuramente scomparso nel 1995. Nella sala sono conservati alcuni stendardi utilizzati in occasione della rievocazione storica dell'Assedio di Canelli, il Gonfalone, vari cimeli, e la raccolta delle leggi pre-unitarie. |
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Sul soffitto dell'ufficio del Sindaco, su quello dell'ultimo piano del palazzo e sul pavimento del salone sotterraneo si trovano effigiate delle stelle dorate su fondo blu. Questa particolarità ha ispirato il nome dell'ampia sala sotterranea che infatti è detta "sala delle stelle". Si tratta dell'ex cantina del palazzo usata dalla famiglia Anfossi anche come luogo di produzione vinicola, come testimoniavano le varie vasche in cemento vetrificato che vi si conservarono fino al 1994. Oggi la Sala delle stelle è un locale destinato a conferenze e riunioni. Dispone di 65 posti a sedere e impianto di amplificazione. Vi si può accedere anche tramite i due ascensori in servizio presso il palazzo comunale. |