ALTA
LANGA -
Riconoscimento D.O.C.:D.M.
31/10/2002
Questa denominazione di origine è riservata ai vini spumanti,
bianco rosso e rosato, ottenuti con la sola rifermentazione in
bottiglia. Viene prodotta nelle provincie di Alessandria, Asti e
Cuneo con uve provenienti da vigneti aventi come composizione
ampelografica: Pinot nero e/o Chardonnay dal 90 al 100%.
La D.O.C. "Alta Langa" è il risultato di 10 anni di ricerca
attiva sul territorio piemontese, che ha permesso di colmare una
lacuna che fino ad oggi non ha permesso alle grandi case
spumantiere piemontesi di introdursi nel mercato degli spumanti
metodo classico D.O.C.
Ottimo come aperitivo si abbina facilmente con pesci e carni
bianche ma anche con antipasti e primi leggeri.
Caratteristiche
comuni:
Vitigno: Pinot nero e/o Chardonnay dal 90 al
100%.Per l'eventuale restante 10% possono concorrere le uve
provenienti dai vitigni raccomandatio o autorizzati, non
aromatici,nelle unità amministrative della zona di
produzione.
"Alta Langa" spumante
bianco
Spuma: fine e persistente
Limpidezza: brillante;
Colore: Giallo paglierino più o meno
intenso;
Profumo: netto,fruttato e complesso, con sentori
che ricordano il lievito, la crosta di pane e la vaniglia;
Sapore: secco, sapido e ben strutturato;
Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,50
% vol.
Temperatura di degustazione: 6-8 °C
"Alta Langa" spumante
rosato
Spuma: fine e persistente
Limpidezza: brillante;
Colore: Rosato più o meno intenso;
Profumo: netto,fruttato e complesso, con sentori
che ricordano il lievito, la crosta di pane e la vaniglia;
Sapore: secco, sapido e ben strutturato;
Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,50
% vol.
Temperatura di degustazione: 6-8 °C
"Alta Langa" spumante
rosso
Spuma: fine e persistente
Limpidezza: brillante;
Colore: Rosso rubino più o meno intenso;
Profumo: netto,fruttato e complesso, con sentori
che ricordano il lievito, la crosta di pane e la vaniglia;
Sapore: secco, sapido e ben strutturato;
Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,50
% vol.
Temperatura di degustazione: 6-8 °C
Zona di produzione:
Bubbio, Calamandrana, Calosso, Canelli, Cassinasco, Castel
Boglione, Castelletto Molina, Castel Rocchero, Cessole, Coazzolo,
Fontanile, Loazzolo, Maranzana, Monastero Bormida, Mombaldone,
Mombaruzzo, Montabone, Olmo Gentile, Quaranti, Roccaverano,
Rocchetta Palafea, San Giorgio Scarampi, San Marzano Oliveto,
Serole, Sessame, Vesime
BARBERA
D'ASTI - Riconoscimento
D.O.C.: D.P.R. 09/01/1970 modificato con D.P.R.
13/10/2000
Il Barbera d'Asti è un vino a DOC dal 1970. Viene prodotto
un'ampia area collinosa nelle province di Asti e Alessandria con
uve Barbera, a cui il disciplinare di produzione permette
un'aggiunta di Freisa,Grignolino e Dolcetto fino ad un massimo del
15%.
Dall'anno duemila è possibile produrre Barbera d'Asti
superiore con menzione di sottozona in etichetta.
Le sottozone individuate sono tre, e nello specifico:
Sottozona "Nizza"
Sottozona "Tinella"
Sottozona "Colli Astiani o Astiano"
Questo vino che deve presentare un'alcolicità non inferiore a
12° e un invecchiamento di almeno 4 mesi, è considerato
ancora il vino della quotidianità con il quale accompagnare
molte specialità alimentari piemontesi. Il Barbera d'Asti si
sposa infatti perfettamente con i piatti tipici della cucina
piemontese come gli agnolotti al brasato e la Bagna caoda le
grigliate di carne o il fagiano in casseruola.
Vitigno: Barbera dall'85% al 100%, Freisa,
Grignolino e Dolcetto, da soli o congiuntamente, fino ad un massimo
del 15%;
Colore: rosso rubino tendente al rosso granato con
l'invecchiamento;
Profumo: vinoso, con profumo caratteristico,
tendente all'etereo con l'invecchiamento;
Sapore: asciutto, tranquillo, di corpo, con
adeguato invecchiamento più armonico, gradevole, di gusto
pieno;
Gradazione alcoolica minima complessiva: 12
gradi;
Temperatura di degustazione: 18-20 °C.
Invecchiamento minimo per
legge:
sino alla data del 1 marzo successivo all'annata di produzione
delle uve; qualora il vino sia ottenuto da uve aventi un titolo
alcolometrico volumico naturale minimo di 12% e sia immesso al
consumo con un titolo alcolometrico volumico totale minimo di 12,5
% dopo un periodo di invecchiamento obbligatorio non inferiore a un
anno, a decorrere dal 1° gennaio dell'anno successivo alla
vendemmia, di cui almeno 6 mesi in botti di legno di rovere o di
castagno, può portare in etichetta la qualificazione
"superiore".
Zona di produzione: Calamandrana, Calliano,
Calosso, Camerino Casasco, Canelli, Cantarana, Capriglio, Casorzo,
Castagnole Lanze, Castagnole Monferrato, Calosso, Cassinasco,
Castel Boglione Castel Rocchero, Castell'Alfero Castelletto Molina,
Castello di Annone, Castelnuovo Belbo, Castelnuovo Calcea,
Castelnuovo Don Bosco, Celle Enomondo, Cerro Tanaro, Cessole,
Cinaglio, Cisterna d'Asti, Coazzolo, Cocconato, Corsione,
Tortiglione, Cossombrato, Costigliole d'Asti, Cunico, Ferrere,
Fontanile, Frinco, Grana, Grazzano Badoglio, Incisa Scapaccino,
Isola d'Asti, Loazzolo, Maranzana, Moasca, Mombaruzzo, Mombercelli,
Monale, Monastero Bormida, Moncalvo, Moncucco Torinese, Mongardino,
Montabone, Montafia, Montaldo Scarampi, Montechiaro d'Asti,
Montegrosso d'Asti, Montemagno, Montiglio Monferrato, Nizza
Monferrato, Passerano Marmorito, Penango, Pino d'Asti, Piovà
Massaia, Portacomaro, Quaranti, Refrancore, Revigliasco d'Asti,
Robella, Rocca d'Arazzo, Roccaverano, Rocchetta Palafea, Rocchetta
Tanaro, San Martino Alfieri, San Marzano Oliveto, San Paolo
Solbrito, Scurzolengo, Sessame, Settime, Tigliole, Tonco, Tonengo,
Vaglio Serra, Vesime, Viarigi, Vigliano d'Asti, Villa San Secondo,
Vinchio.
BARBERA DEL
MONFERRATO - Riconoscimento
D.O.C.: D.P.R. 09/01/1970 modificato con D.P.R.
26/07/2001
Questo vino è prodotto nella provincia di Alessandria e in
parte in quella di Asti. E' ottenuto dalle uve del vitigno Barbera
con un'eventuale piccola percentuale di Fresia, Grignolino e
Dolcetto.
Il Barbera del Monferrato ha un colore rosso rubino, odore vinoso e
sapore asciutto, mediamente di corpo, talvolta vivace o
frizzante.
La gradazione minima deve essere di 11,5 gradi ed è un vino da
tutto pasto.
Vitigno: Barbera dall'85 al 100%; Freisa,
Grignolino e Dolcetto, da soli o congiuntamente, fino ad un massimo
del 15%;
Colore: rosso rubino più o meno intenso;
Profumo: vinoso;
Sapore: asciutto o leggermente abboccato,
mediamente di corpo, talvolta vivace o frizzante;
Titolo alcolometrico volumico totale minimo :
gradi 11,5%;
Invecchiamento minimo per legge: non prescritto;
qualora il vino sia ottenuto da uve aventi una gradazione alcoolica
complessiva minima naturale di gradi 12,5 e sottoposto ad un
periodo di invecchiamento non inferiore a un anno di cui almeno 6
mesi in botti di legno di rovere, può portare in etichetta la
qualificazione "superiore".
Temperatura di degustazione: 18-20 °C
Zona di produzione:
Agliano Terme, Albugnano, Antignano, Aramengo, Asti, Bruno, Bubbio,
Calamandrana, Calliano, Colosso, Canelli, Casorzo, Castagnole
Lanze, Castagnole Monferrato, Cassinasco, Castel Boglione, Castel
Rocchero, Castelletto Molina, Castelnuovo Belbo, Castelnuovo
Calcea, Castelnuovo Don Bosco, Cisterna d'Asti, Coazzolo, Corsione,
Cortiglione, Cossombrato, Costigliole d'Asti, Cunico, Fontanile,
Grana, Grazzano Badoglio, Incisa Scapaccino, Isola d'Asti,
Loazzolo, Maranzana, Moasca, Mombaldone, Mombaruzzo, Mombercelli,
Monastero Bormida, Moncalvo, Moncucco Torinese, Mongardino,
Montabone, Montaldo Scarampi, Montegrosso d'Asti, Montemagno, Nizza
Monferrato, Passerano Marmorito, Penango, Pino d'Asti, Piovà
Massaia, Quaranti, Refrancore, Rocchetta Palafea, Rocchetta Tanaro,
San Damiano d'Asti, San Giorgio Scarampi, San Martino Alfieri, San
Marzano Oliveto, Scurzolengo, Tonco, Vaglio Serra, Vesime, Viarigi,
Vigliano d'Asti, Vinchio.
CORTESE DELL'ALTO MONFERRATO
- Riconoscimento D.O.C.:D.P.R. 20/07/1979, modificato con
D.M. 13/10/1993
Il Cortese dell'Alto Monferrato si produce nelle province di Asti e
Alessandria dalle uve del vitigno Cortese ed eventualmente da altre
uve bianche (escluse quelle aromatiche) in percentuale non
superiore al 15%.
Questo vino ha un colore paglierino chiaro, talvolta tendente al
verdolino, un odore caratteristico e delicato e un sapore asciutto,
armonico e gradevolmente amaro.
La gradazione deve essere di almeno dieci gradi.A tavola si
accompagna preferibilmente agli antipasti e ai cibi leggeri. Viene
prodotto anche nel tipo "spumante" o "frizzante".
Vitigno: Cortese. E' ammessa la presenza di altri
vitigni ad uve bianche, escluse quelle aromatiche, fino a un
massimo del 15%;
Colore: paglierino chiaro, talvolta tendente al
verdolino;
Profumo: carateristico, delicato, molto tenue ma
persistente;
Sapore: asciutto, armonico, sapido, gradevolmente
amaro;
Temperatura di degustazione: 8-12 °C
Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10%
vol.
Zona di produzione:
Belveglio, Bruno, Bubbio, Calamandrana, Canelli, Cassinasco,
Castagnole Lanze, Castel Boglione, Castel Rocchero, Castelletto
Molina, Castelnuovo Belbo, Castelnuovo Calcea, Cortiglione,
Fontanile, Incisa Scapaccino, Loazzolo, Maranzana, Mombaldone,
Mombaruzzo, Mombercelli, Monastero Bormida, Montabone, Nizza
Monferrato, Quaranti, Rocchetta Palafea, Rocchetta Tanaro, San
Marzano Oliveto, Sessame, Vaglio Serra, Vesime, Vinchio.
DOLCETTO
D'ASTI -
Riconoscimento D.O.C.:D.P.R.
10/06/1974
Il Dolcetto d'Asti si produce nella zona collinare astigiana ed ha
un colore rosso rubino vivo, un odore vinoso, gradevole e
caratteristico e un sapore asciutto, vellutato e armonico.
La gradazione minima è di 11,5° mentre per il tipo
"Superiore" vi deve essere una gradazione minima di 12,5 gradi, con
un anno di invecchiamento obbligatorio. Il Dolcetto d'Asti è
un vino da tutto pasto.
Vitigno: Dolcetto;
Colore: rosso rubino vivo;
Profumo: vinoso, gradevole caratteristico;
Sapore: asciutto, vellutato, armonico, di moderata
acidità;
Gradazione alcolica minima complessiva:11,5
gradi;
Temperatura di degustazione: 16-20° C
Invecchiamento minimo per legge: non prescritto;
qualora però il vino provenga da uve con gradazione alcoolica
complessiva minima naturale non inferiore a 12 gradi e venga
immesso al consumo con una gradazione alcoolica complessiva minima
di 12,5, se invecchiato per almeno un anno, a partire dal 1°
gennaio successivo all'annata di produzione delle uve può
portare in etichetta la qualificazione "superiore".
Zona di produzione:
Bruno, Bubbio, Calamandrana, Canelli, Cassinasco, Castel Boglione,
Castel Rocchero, Castelletto Molina, Cessole, Fontanile, Loazzolo,
Maranzana, Mombaldone, Mombaruzzo, Monastero Bormida, Montabone,
Nizza Monferrato, Quaranti, Roccaverano, Rocchetta Palafea, San
Giorgio Scarampi, Sessame, Vesime.
FREISA
D'ASTI - Riconoscimento
D.O.C.:D.P.R. 01/09/1972 modificato con D.M. 28/02/1995
Il Freisa d'Asti si ottiene con le uve di un vecchio
vitigno di origine piemontese, il Freisa prodotte nella zona
collinare della provincia di Asti.
Il Freisa d'Asti è un vino dal colore rosso cerasuolo o
granato, con caratteristico profumo di lampone o di rosa e con
sapore amabile fresco e gradevole. La gradazione minima è di
11° ed il suo uso è da tutto pasto se secco e da fine
pasto se amabile. Questo vino viene preparato anche nel tipo
"spumante naturale" o "frizzante".
Vitigno: Freisa;
Colore: rosso granato o cerasuolo piuttosto
chiaro, con tendenza a leggero arancione quando invecchia;
Profumo: caratteristico delicato, di lampone e di
rosa;
Sapore: amabile, fresco con sottofondo assai
gradevole, di lampone. Nel tipo secco e, con breve invecchiamento,
delicatamente morbido;
Gradazione alcolica minima complessiva: 11
gradi;
Temperatura di degustazione: 8-12 °C se
amabile, 16-20 °C se secco
Invecchiamento minimo per legge: non prescritto;
qualora però venga invecchiato fino al 1° novembre
dell'anno successivo a quello di vendemmia e sia ottenuto da uve
che abbiano una gradazione alcoolica complessiva minima naturale di
11,5 gradi può portare in etichetta la specificazione
aggiuntiva di "superiore".
Zona di produzione:
Calliano, Calosso, Canelli, Cantarana, Capriglio, Casorzo,
Cassinasco, Castagnole Lanze, Castagnole Monferrato, Castel
Boglione, Castelletto Molina, Castello di Annone, Castelnuovo
Belbo, Castelnuovo Calcea, Castelnuovo Don Bosco, Cisterna d'Asti,
Coccolato, Tortiglione, Costigliole d'Asti, Cunico, Dusino San
Michele, Fontanile, Grana, Incisa Scapaccino, Isola d'Asti,
Maretto, Mosca, Mombaruzzo, Mombercelli, Monale, Moncalvo, Moncucco
Torinese, Mongardino, Montabone, Montafia, Montaldo Scarampi,
Montegrosso d'Asti, Montemagno, Nizza Monferrato, Passerano
Marmorito, Penango, Pino d'Asti, Quaranti, Roatto, San Damiano
d'Asti, San Martino Alfieri, San Marzano Oliveto, San Paolo
Solbrito, Sessame, Soglio, Tonco, Vaglio Serra, Valfenera, Vesime,
Vinchio.
MONFERRATO e sue
tipologie - Riconoscimento
D.O.C.:D.M. 22/11/1994 e successive modificazioni
Nell'intero territorio amministrativo di numerosi comuni in
provincia di Asti e Alessandria si producono diversi tipi di vino
riuniti sotto l'unica denominazione di origine controllata
"Monferrato".
Tale denominazione, senza altra specificazione aggiuntiva, è
riservata ai vini: Rosso e Bianco, ottenuti da uve provenienti dai
vigneti composti da uno o più vitigni a bacca di colore
analogo, non aromatici, "raccomandati" o "autorizzati" per le
province di Asti e Alessandria.
E' possibile inoltre produrre vini con la denominazione
"Monferrato" seguita da una delle seguenti specificazioni:
Chiaretto o Ciaret, Dolcetto, Freisa e Casalese Cortese.
"Monferrato"
rosso
Vitigno: vigneti composti da uno o più
vitigni a bacca di colore rosso, non aromatici, "raccomandati" o
"autorizzati" per le province di Asti e Alessandria;
Colore: rosso;
Profumo: vinoso, gradevole;
Sapore: fresco, asciutto, talvolta vivace;
Titolo alcolometrico volumico complessivo minimo:
11 %;
"Monferrato"
bianco
Vitigno: vigneti composti da uno o più
vitigni a bacca di colore bianco, non aromatici, "raccomandati" o
"autorizzati" per le province di Asti e Alessandria;
Colore: giallo paglierino;
Profumo: caratteristico, intenso, gradevole;
Sapore: fresco, secco, talvolta vivace;
Titolo alcolometrico volumico complessivo minimo:
10 %;
"Monferrato" Chiaretto o
Ciaret
Vitigno: Barbera, Bonarda Piemontese, Cabernet
Franc, Cabernet Sauvignon, Dolcetto, Freisa, Grignolino, Pinot
nero, Nebbiolo, da soli o congiuntamente per almeno l'85%; possono
concorrere, per la restante parte, altri vitigni non aromatici
"raccomandati" o "autorizzati" per le province di Alessandria e
Asti;
Colore: rosato o rosso rubino chiaro;
Profumo: vinoso, delicato, gradevole;
Sapore: asciutto ed armonico;
Titolo alcolometrico volumico complessivo minimo:
10,5 %;
"Monferrato"
Dolcetto Vitigno: Dolcetto per
almeno l'85%; possono concorrere, per al restante parte, altri
vitigni a bacca rossa non aromatici "raccomandati" o "autorizzati"
per le province di Alessandria e Asti;
Colore: rosso rubino;
Profumo: vinoso, caratteristico, gradevole;
Sapore: asciutto, gradevolmente amarognolo, di
discreto corpo, armonico;
Titolo alcolometrico volumico complessivo minimo:
11 %;
"Monferrato"
Freisa Vitigno: Freisa per
almeno l'85%; possono concorrere, per la restante parte
Zona di produzione: L'intero territorio
provinciale esclusi i comuni di: Cellarengo e Villanova
d'Asti.
PIEMONTE e sue
tipologie - Riconoscimento D.O.C.:D.M. 22/11/1994 e successive
modificazioni
Nell'intero territorio amministrativo di numerosi comuni in
provincia di Asti, Alessandria e Cuneo si producono diversi tipi di
vino riuniti sotto l'unica denominazione di origine controllata
"Piemonte". Tale denominazione, senza altra specificazione
aggiuntiva, è riservata ai vini: Spumante, Pinot Bianco, Pinot
Grigio, Pinot Nero, Barbera, Bonarda, Grignolino, Cortese,
Chardonnay, Brachetto, Moscato e Moscato Passito.
"Piemonte" (spumante), "Piemonte"
Pinot bianco, "Piemonte"pinot grigio e "Piemonte" Pinot nero
(tipologie spumante) Vitigno:
vigneti composti dai seguenti vitigni: Chardonnay e/o Pinot bianco
e/o Pinot grigio e/o Pinot nero per il solo tipo spumante, mentre
per quelli con la specificazione del vitigno la composizione è
riservata ai vini ottenuti dalle uve provenienti dai vigneti
costituiti dai rispettivi vitigni per almeno l'85%; possono
concorrere per la restante parte i vitigni Pinot Bianco e/o Pinot
Grigio e/o Pinot Nero.
Colore: giallo paglierino;
Profumo: caratteristico, fruttato;
Sapore: sapido, caratteristico;
Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,5
%.
Piemonte Barbera
Vitigno: Barbera per almeno l'85%; per la restante
parte altri vitigni a bacca di colore analogo "raccomandati" o
"autorizzati" per le singole province di appartenenza;
Colore: rosso più o meno intenso;
Profumo: vinoso caratteristico;
Sapore: asciutto, di buon corpo, talvolta
vivace;
Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11
%.
Piemonte
Cortese Vitigno: Cortese per
almeno l'85%; per la restante parte altri vitigni a bacca di colore
analogo "raccomandati" o "autorizzati" per le singole province di
appartenenza;
Colore: giallo paglierino con riflessi
verdognoli;
Profumo: delicato, gradevole, persistente;
Sapore: fresco, secco, piacevole;
Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10
%.
Piemonte
Chardonnay Vitigno: Chardonnay
per almeno l'85%; per la restante parte altri vitigni a bacca di
colore analogo "raccomandati" o "autorizzati" per le singole
province di appartenenza;
Colore: paglierino chiaro con sfumature
verdognole;
Profumo: leggero, profumo caratteristico;
Sapore: secco, vellutato, morbido, armonico;
Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,5
%.
Piemonte
Moscato Vitigno: Moscato bianco
per il 100%;
Colore: paglierino o giallo dorato più o meno
intenso;
Profumo: caratteristico dell'uva moscato;
Sapore: dall'aroma caratteristico, talvolta
frizzante;
Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,5
% di cui almeno 5,5% svolti e non oltre il 7%.
Piemonte Moscato
passito Vitigno: Moscato bianco
per il 100%;
Colore: giallo oro, tendente all'ambrato più
o meno intenso;
Profumo: profumo intenso, complesso, sentore
muschiato caratteristico dell'uva moscato;
Sapore: dolce, armonico, vellutato, aromatico;
Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 15,5
% di cui almeno 11% svolti.
Zona di produzione: L'intero territorio
provinciale escluso i comuni di: Cellarengo e Villanova
d'Asti. |